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Non dove l'alba incomincia con vele su morte paludi e unghie di piombo penetrano la vita ma dove i fanciulli baciano l'erba bagnata di sole "Ho cercato con la mia poesia di penetrare l'etica storica degli uomini della terra con cui essi si impastano, lottano e muoiono come protagonisti dei più consueti momenti della natura. L'incisività che ha caratterizzato il fulcro ingannevole dell'infanzia, la rivivo oggi col mio narrare poetico in una appropriazione letteraria, scavando nel profondo delle origini emotive con la consapevolezza e il batticuore del fanciullo che riscopre il mondo". Franco Pasqua ci dà la conferma che narrativa e poesia (per la sua vocazione naturale), restano inscindibili e complementari poiché con la prima narra, in maniera avvincente, storie vere e inventate, con la seconda si addentra negli angoli più riposti per cogliere le diverse sfumature dell'animo umano. I suoi versi cristallini conciliano emozioni e sentimenti con l'alto valore della poesia.